Anche i cani vanno all’asilo per cani: l’importanza della socializzazione

Quando si decide di far entrare un amico peloso in famiglia e nello specifico un cane, si pensa a tutto il suo corredo in termini di accessori, cibo e veterinario. Spesso però si tralasciano particolari importanti come un buon addestratore o educatore che insegni al binomio le regole base per una buona convivenza, in pratica la “scuola”, e un professionista che si possa occupare del proprio cane in assenza del proprietario.

Oltre al dog – sitter, figura molto conosciuta ed ormai entrata nel vocabolario di ogni proprietario di cane, esiste anche l'asilo per cani: un termine che può far sorridere per l’assonanza con quelli per i piccoli umani, ma che hanno molti parallelismi nella pratica.
L’asilo cani è una struttura dove i nostri amici possono giocare e correre in sicurezza, con professionisti del settore che ne controllano le dinamiche di gioco per evitare che si scaldino troppo e che permette ai proprietari di poter portare a termine i propri impegni in totale rilassatezza, con la certezza che al loro rientro il cane sarà felice e stanco. Se il tuo cane indossa un collare gps, potrai anche seguirne il livello di attività, per verificare tu stesso quanto si è divertito con i suoi amici pelosi!

Durante le giornate di asilo, inoltre, i cani continuano a migliorare le loro competenze nel rapporto con i loro simili: imparano, se in fase di crescita, a gestire la loro convivenza con altri cani, le regole del gioco e, conoscendo pelosi sempre diversi, imparano a riconoscere anche in forme più strane o comportamenti diversi, un amico e non una minaccia. Un esempio? Il russare del bulldog inglese, per molti cani è inizialmente un ringhio e può capitare che non siano immediatamente inseriti nelle prime fasi di gioco.

Ci sono delle domande spesso poste ai colloqui conoscitivi (esatto, come quelli degli asili dei bambini) e crediamo siano le più gettonate tra i proprietari di cani.

Potrebbe interessarti

Ho visto maschi giocare con altri maschi nel vostro asilo. Ma come fate?

É d’obbligo sfatare un mito: i cani maschi non si odiano a prescindere. Se ben socializzati da cuccioli, i cani dello stesso sesso possono tranquillamente giocare insieme, ovviamente valutandoli anche in fase di crescita. I maschi tra loro possono instaurare ottimi rapporti di gioco e continuarli anche in età adulta. Non è magia, ma è importante saper leggere i segnali che mandano i nostri amici e capire quando e se è il caso di correggere un comportamento. Altro mito da sfatare: le femmine non sono tutte sante, anzi, quindi mai valutare un cane solo dal sesso.

Da che età un cane può iniziare un percorso di socializzazione?

Per prima cosa la socializzazione nel cane ha inizio alla terza settimana di vita, fino alla dodicesima. Si parla di socializzazione interspecifica quindi con altri cani (tendenzialmente gli altri cuccioli, la madre) e intraspecifica con l’uomo e altri animali. Migliore sarà questa socializzazione, migliore sarà il comportamento del proprio cane.

Quando parliamo di socializzazione all’interno di un asilo, si intende quindi non la definizione del termine scientifico, ma la capacità del cane di muoversi all’interno di un gruppo sociale, con elementi nuovi e differenti.

Dopo i vaccini esistono le puppy – classes svolte presso centri cinofili o presso gli asili in giornate prestabilite per far giocare i cuccioli tra di loro. É evidente che si tratterà solo di puro gioco e sarà il professionista a capo della classe ad indicare e far terminare comportamenti sbagliati.

Dal quarto mese, se a posto con i vaccini e in buono stato di salute, ovviamente, noi partiamo con l’inserimento in asilo con gli altri cani adulti, tenendo però a mente che un cucciolo ha necessità differenti da un cane già grande, quindi sonnellini obbligati, giornate scelte con i cani giusti per giocare.

Ho un cane di taglia piccola e voglio farlo partecipare alle giornate di asilo. Posso?

La grandezza morfologica di un cane è ovviamente importante quando si crea una classe di asilo. Personalmente non inseriamo cani di taglia molto piccola, grandezza chihuaua ad esempio, ma nelle nostre classi ci sono delle eccezioni.

Due jack Russell che si fanno rispettare anche dai pastori tedeschi e un pinscher nano che è con noi da quando è piccolo di età e sa perfettamente relazionarsi con i boxer o giocare con i nostri amstaff.

Ritorniamo al discorso precedente: è tutta una questione di competenze ed ambiente dove si è cresciuti.
Tendenzialmente la nostra risposta è ni, vogliamo sempre conoscere il binomio e valutarli nel contesto. Tutte le decisioni sono sempre prese nell’ottica del benessere del cane.

I bambini all’asilo a volte si picchiano... e i cani?

Senza voler umanizzare, sì anche tra i cani può capitare qualche rissa, proprio perché sono animali. In quanto tali possono diventare dominanti per una determinata situazione e scatenare una zuffa. Ecco perché l’importanza della presenza di professionisti che sanno leggere il cane, cioè interpretare i loro comportamenti ed anticiparli, in modo da evitare un comportamento tanto naturale quanto spiacevole.

Socializzazione in fase di crescita, una buona educazione e ovviamente gli amici giusti con cui giocare porteranno sempre ad un cane equilibrato. Questo non significa un cane che DEVE andare d’accordo con tutti, ma che ha le competenze per mandare i messaggi giusti all’altro cane, tra cui anche "lasciami in pace".

Ricordiamoci però che NON tutti i cani vogliono giocare con gli altri e quindi non vanno forzati. Cani anziani, cani fobici, cani con particolari caratteri non devono essere forzati a frequentare i propri simili perché, anziché far loro del bene, potremmo scatenare stress e comportamenti errati.

L’ultima domanda è quella che normalmente è sussurrata, perché si ha spesso paura della risposta: ho un amstaff, Bull terrier, pitbull, cane corso, rottweiler... e potremmo andare avanti all’infinito. Il mio cane può partecipare all’asilo?

Assolutamente sì, ovviamente previo colloquio e inserimento, come tutti. Vorremmo sottolineare che tutti i cuccioli devono poter giocare con altri, senza limitazioni dovute alla razza o al mix di razze per i meticci. Questo non significa che ci dimentichiamo delle caratteristiche di ogni cane che entra in asilo e che come memoria di razza (e allarghiamo il discorso anche a mix di razze) possiede caratteristiche ben definite. Spesso sono proprio quelli presentati come terribili già dai padroni a dare le più grandi soddisfazioni.

 

ndr: tutte le foto collegate al presente articolo sono state scattate presso Torinodoggie - l'asilo dei cani felici


Articolo a cura di EVELIN SALAFIA – Addestratore E.n.c.i. e ALESSANDRO BIANCA – Addestratore E.n.c.i.

EVELIN SALAFIA – Addestratore E.n.c.i. e ALESSANDRO BIANCA – Addestratore E.n.c.i.

TORINODOGGIE - asilo per cani Torino
L’ASILO DEI CANI FELICI


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *